TASHA TUDOR - la mia Donna della settimana
«Al giorno d’oggi, le persone sono così trafelate. Se prendessero un po’ di camomilla e trascorressero più tempo dondolandosi seduti sotto il portico e ascoltando nelle serate il canto del tordo eremita che scorre fluido, potrebbero godersi di più la vita».
(Tasha Tudor)
Ho chiamato il mio sito Erbando per via dell'ultima esperienza che sto vivendo, legata alle erbe commestibili selvatiche spontanee, ma tutto questo parte da lontano, dalla mia passione per i lavori femminili di qualsiasi genere, quelli che facevano parte della quotidianità delle donne di una volta, sicuramente più faticosi e di come queste fatiche siano state alleviate dalla tecnologia, e dalle storie delle donne che hanno cercato di cambiare la loro vita impegnativa.
Legata profondamente da un concetto di vita semplice, che non vede il superfluo come una necessità, ho scelto di vivere in campagna, una campagna molto solitaria oramai e, per questo, ho ricevuto se non critiche, diciamo così, opinioni contrarie alla mia scelta.
Questo per dire che non ho incontrato molte persone come me, se non qualche anno fa quando sono capitata sulla storia della vita di Tasha Tudor e mi sono sentita meno sola.
Così mi sembra giusto cominciare le mie storie parlando di donne con lei che, della vita in campagna senza tecnologia, ha fatto quasi una professione.
Nasce a Boston nell'agosto del 1915, suo padre architetto navale le da il nome di Natasha come la protagonista di Guerra e Pace, lei sceglierà il cognome della madre, famosa ritrattista.
Famiglia e antenati facoltosi, fin da piccola, spaventata dal ritmo frenetico preso dal progresso, sa di volere una vita semplice in campagna e si appresta giovanissima ad imparare tutto ciò che è necessario alla vita di tutti i giorni; ad esempio impara a cucire la sua camicetta di lino, ma non le basta.
Vuol cominciare dall'inizio, coltiva il suo lino e lo fila personalmente, per poi tesserlo prima di cucire.
Da appena adolescente suo nonno le regala una mucca, poi oche e galline e si dedica a studiare modi di conservazione dei cibi.
Poco prima dei vent'anni scopre la sua vena artistica, ereditata dalla madre, e disegna un volumetto sulla vita agricola nella Nuova Inghilterra.
Diventa famosa e la vendita dei suoi disegni per cartoline e biglietti d'auguri (chi non ha mai visto il disegno accanto o uno simile?) le permette, al suo matrimonio, di comprare un cottage nel New Hampshire; lì alleverà i suoi 4 figli, disegnando anche libri per bambini, coltivando giardino e orto, cucinando sulla stufa a legna, cucendo i suoi lunghi vestiti, circondata dai suoi animali per i quali organizza deliziosi afternoon tea party nel giorno del loro compleanno.
Nella sua casa non c'è acqua né calda né fredda, niente corrente elettrica e meno che meno elettrodomestici.
Gira comunque l'America tenendo conferenze e convegni, senza essere mai tentata ad un ritorno alla vita moderna.
Divorzia nel 1961, ha un breve secondo matrimonio, si trasferisce nel Vermont in un secondo cottage, costruito manualmente da suo figlio Seth nel 1970 e continua a curare il giardino, fiori, erbe e orto, dedicandosi alla cucina, al disegno, ai racconti. Intreccia cesti, realizza bambole, case di bambole e meravigliose coperte in pachtwork.
Oggi è possibile visitare la sua casa, prendere il tè tra i suoi fiori e aspettarsi quasi da un momento all'altra di vederla sulla sedia a dondolo costruita da lei.
Muore nel 2008, a 93 anni dopo essere diventata un'icona, per chi, specie negli anni '80, rifiuta lo stile di vita moderno, con il progresso che allontana ogni giorno di più dalla serenità, dal piacere di fare quello che più interessa.
Alla sua morte solo il suo cottage viene valutato 2 milioni di dollari, più tutte le sue opere e la sua collezione di abiti antichi.
Muore il 18 giugno, giorno del mio compleanno...fosse che non fosse che abbiamo qualcosa in comune.
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>
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