LA MIA ZUPPA D'AGLIO
- lellacanepa
- 3 gen 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 16 nov 2020
A dir la verità è diventata la mia zuppa d'aglio con gli anni, ma il suo nome vero è Tourin all'Aglio, presa in prestito da Maurice Mességué che, con la sua bontà ha scaldato tante delle mie sere invernali.
È un altro piatto povero e veloce, dal procedimento molto semplice, ma dal risultato gustoso.
Dell'aglio non vi dico più, diverse volte ho parlato di quello di Vessalico (qui >>) e, anche in questo caso, il tipo di aglio usato è importante.
PROCEDIMENTO
Ne metto qualche spicchio, diciamo anche due a testa, tagliato a fettine, in una pentola (ve lo dico, la pentola di terracotta fa la differenza) con qualche cucchiaio di olio, sempre extra vergine di oliva e, appena scaldato (non deve soffriggere, ne tanto meno colorare)

verso una quantità d'acqua in proporzione a quante persone siamo e aggiungo il sale o posso insaporire con un cucchiaino del mio dado vegetale (qui >>)
Oppure se ce l'ho, del brodo.
Lascio bollire il tutto per qualche minuto.

Nel frattempo rompo un uovo ogni due persone, separando tuorlo da albume in due recipienti diversi.
Condisco i tuorli mescolando con un pizzico di sale, pepe e un cucchiaino di aceto ogni tuorlo.

Getto l'albume, leggermente sbattuto con una forchetta, nella pentola continuando a sbattere fino a che non rapprende,

tolgo dal fuoco e aggiungo i tuorli mescolando velocemente.

Servo su fette di pane raffermo, meglio se di semola di grano duro e finisco con una bella spolverata di formaggio, Parmigiano o se voglio anche Gruyere.

Se la voglio profumata, aggiungo all'aglio, prima di mettere l'acqua, una manciata di erbe a piacere: timo, maggiorana, salvia, alloro, finocchio...sbriciolate, se secche, lascio bollire qualche minuto in più e poi passo al colino prima di mettere l'uovo.
Au revoir!
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>

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