CROCCHINI NELLE NÊGIE
Ogni tanto, anzi tantissimo, mi diverto a fare pure i Crocchini nelle Nege, le Ostie, che vanno a completare il Fritto Misto alla Genovese del quale avevo già fatto gli Stecchi Moderni (qui>>>) per la Pasqua.
Quindi oggi mi sono cimentata avendo trovato l'occorrente:
e cioè cervella e animelle di vitello con un bel pezzo di magro sempre di vitello.
Cervella e animelle non sono proprio alimenti da mangiare tutti i giorni, ricca di colesterolo la prima e di purine la seconda... ma una volta ogni tantissimo...
Vanno tagliate a pezzi e passate in padella con burro e un pezzetto di cipolla, la cervella prima ripulita di tutto il sangue, tenuta a bagno in acqua e limone.
Poi le ho fatte rosolare per benino, e sfumate con vino bianco
e tritato tutto.
In una terrina a parte mescolo uno o due tuorli d'uovo, pane bagnato nel latte, sale, un pizzichino d'aglio e poco prezzemolo o maggiorana.
aggiungo le carni tritate insieme.
A questo impasto andrebbe unita una qualche verdura tipo pezzetti di carciofo o piselli o scorzonera o più semplicemente bietole, ma a casa mia non piacciono, e quindi lascio solo le carni.
AGGIORNAMENTO 2023
Ieri, 26 marzo, nel corso di fritto misto ho inserito nel ripieno dei crocchini una piccola partedi sciguelli e talegue, erbe del prebuggiun , conosciute per il gusto dolce ed è stata un'accoppiata indovinata!
Le erbe contribuiscono molto al sapore final alleggerendo il gusto impegnativo delle frattaglie.
Come per gli stecchi prendo le ostie, Nêgie in genovese, una a una e la bagno velocemente nel latte,
l' adagio su un canovaccio pulito, sopra poso un cucchiaio di impasto allungandolo
chiudo velocemente attorcigliando alle parti come una caramella.
Passo nell'albume d'uovo avanzato e nel pane grattugiato e sono pronti per friggere
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un Manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>
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