I RIPIENI
Post veloce di stagione.
Finalmente estate. Finalmente ripieni. Ripieni alla ligure, ovviamente.
Poche cose come una teglia di ripieni fanno estate, caldo, scampagnate, picnic, ma anche "me ne porto due al mare".
Ora si usano tanto come antipasto, o per accompagnare aperitivi sostenuti.
Anche se per farli si deve accendere il forno in quello che dovrebbe essere il periodo più torrido dell'anno.
Nell'orto le piante di zucchine gridano "raccoglimi", zucchine anche quelle solo della qualità detta genovese o al massimo la zucchina di Sarzana, e cioè chiare, dolci, morbide, dal gusto completamente diverso da quelle scure che io non prendo mai nemmeno in considerazione ( a parte che non credo di aver mai comperato una zucchina in vita mia), le guardo con commiserazione nei banchi di verdura dei supermercati e mi chiedo ma coloro che le comperano hanno mai assaggiato una zucchina verde chiaro ligure?
Scusate la divagazione patriottico campanilista, dunque zucchine possibilmente tutte uguali, della misura diciamo più o meno di manico di scopa, perchè si possano tagliare a metà e scavare per essere riempite.
Il procedimento che seguo io è quello di spuntarle, tagliarle a metà da crude e metterle in una pentola di acqua bollente e farle cuocere pochi minuti, quel tanto che permetta di scavarle. Insieme alle cipolle, ovviamente, bianche, piccole, anche loro tagliate a metà
Una volta cotte le tolgo con la schiumarola e una ad una le scavo con il levatorsoli,
raccogliendo l'interno in una terrina. Le cipolle le sfoglio semplicemente.
A questo, dopo aver tritato la polpa ottenuta, i pezzi di cipolla avanzati, aggiungo uova, formaggio, parmigiano, l'immancabile maggiorana, per ammorbidire al punto giusto pane ammollato nel latte, se volete un poco di mortadella, ma sono buoni anche senza, sale. Niente carne, non serve.
Difficile dare le quantità, i primi tempi o mi avanzava qualche zucchino o mi avanzava un po' di ripieno.
Per ovviare ho imparato a riempirli con il sac à poche, con la bocchetta larga rigata, una volta vuotati tutti li sistemo in una teglia, coperto il fondo di patate tagliate a fette, appena spruzzate di olio e di sale,
e così riesco meglio a dosare.
Per questo il ripieno usato deve essere omogeneo e tritato bene perché nessun pezzetto ostacoli l'uscita dalla bocchetta.
Riempiti tutti, un giro d'olio, un poco di origano, una spruzzata di parmigiano sopra e inforno a180° fino a doratura. Felicità.
Più in là, nel tempo, verso luglio, le melanzane, anche quelle piccole, genovesi, con il picciolo per poterle prendere fra due dita e passarle in bocca come un finger food ante litteram.
Vi saprò dire.
Così preparati, possono essere congelati prima della cottura, per essere tirati fuori quando prende prorompente la voglia d'estate, passati in forno direttamente senza scongelare, ci troveremo dentro per un attimo, il profumo, i colori e i sapori dell'estate perduta.
Aggiornamento post:
Agosto, finalmente riesco a riempire due melanzane
stesso procedimento, non ripeto, per svuotarle questa volta lo scavino rotondo
stesso ripieno, se negli zucchini ci può stare qualcosa tipo mortadella nelle melanzane, garantisco sono meglio senza, meglio abbondare con pane e latte e formaggio nel caso.
Bella e buona la teglia mista... ma anche solo melanzane, tutte uguali é un bel vedere e un buon godere
LUGLIO 2021:
La Angiuletta:
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un Manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
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