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Il Blog di Lella Canepa

Immagine del redattorelellacanepa

TIGLIO


Tiepide sere estive

Adesso i tigli sono rifioriti davvero e la sera,

quando comincia a far buio ed è finito il faticoso lavoro, giungono le donne e le fanciulle, salgono in cima alle scale appoggiate ai rami e riempiono un cestino di fiori di tiglio.. . Dai vecchi alberi, attraverso le tiepide sere estive, giunge sempre un profumo dolce come il miele... Hermann Hesse


Se c'è un albero che tutti conoscono quello è il Tiglio, non c'è bisogno di spingersi in campagna per trovarlo, è uno degli alberi preferiti per formare viali alberati in tutte le città d'Europa e del mondo.

Unter den Linden, (Sotto i Tigli) il viale di Tigli più famoso si trova a Berlino.

Forse per la sua longevità, forse per le innumerevoli proprietà, l'impiego di ogni sua parte, sta di fatto che in ogni paese da tempo immemorabile si usava piantare un Tiglio nella piazza del paese e sotto si riunivano gli abitanti per discutere e decidere su tutto ciò che riguardava la cittadina.

Fra i Tigli Monumentali chi sostiene che il più vecchio sia quello di Macugnaga in Piemonte, pare abbia 800 anni, una lapide posta lì vicina, riporta:

-Dal 1200 intorno a questo tiglio si adunavano per civili incontri e mercati genti delle valli nostre e straniere. Sotto la sua ombra con animo patriarcale si amministrava la giustizia...-

O a Cava de'Tirreni dove pare ci sia il Tiglio sotto al quale studiava Torquato Tasso...


Tiglio monumentale di Macugnaga

Riconoscerlo quindi non sarà difficile, non fosse che per il profumo dei suoi fiori, talmente dolce e inebriante da rilassare chiunque.

Al giorno d'oggi si potrebbe pensare di fare sotto a un Tiglio per esempio, le assemblee di condominio... 😜

Ne esistono diverse varietà europee e americane, che spesso danno origine a ibridi, io uso quello che c'è qui vicino a casa mia senza sapere esattamente a che specie appartenga.

Da sempre considerato pianta sacra, e legato a mille e una leggenda.

La sua foglia a cuore ne ha fatto l'albero dell'amore di coppia, della fedeltà



anche per quello che racconta Ovidio ne Le Metamorfosi, che vuole i coniugi Filemone e Bauci, in perfetta armonia tutta la vita ("comandano e obbediscono" dice Ovidio), gli Dei esaudiscono il loro desiderio di continuare così per l'eternità trasformando lui in quercia e lei in Tiglio.


Perché tu non abbia dubbi,

sui colli di Frigia c’è una quercia vicino a un tiglio,

e intorno un muro di altezza modesta...

Per avvicinarsi alle tante proprietà terapeutiche del Tiglio, basti pensare all'altra leggenda che vuole Chironte, il centauro conoscitore di erbe, che curava tutti i mali degli uomini con queste, fosse nato da Filira poi trasformata in albero: un Tiglio appunto, il primo.

Ma ogni posto ha i suoi racconti e il Tiglio è caro anche ai popoli germanici.

Il suo nome ha dato origine al verbo lindern , alleviare, calmare, mitigare... oltre che ad altre mille e una leggenda nordica, impossibile da raccontare tutte, ma se cercate in ogni narrazione antica, troverete il Tiglio.

Non resta che farne man bassa quando fiorisce, appena fiorisce, fra maggio e giugno a seconda della posizione.

Si raccolgono i fiori con le "ali", le due bratee attaccate al fiore, e si fanno seccare all'ombra, all'aria, prima che siano del tutto aperti.

Credo sia inutile dire che non bisogna raccogliere quelli dei viali in città, inquinati dai gas di scarico, cercate un Tiglio in aperta campagna... comunque quando raccolgo erbe per fare tisane, per scrupolo, immergo velocemente per un attimo nell'abbondante acqua della fontana, fosse solo per togliere la polvere.


Una volta secchi per bene, sommariamente sminuzzati con le mani, ne farò la dolce tisana preferita della sera, il prossimo inverno, magari con un pizzico di Biancospino (qui>>>), per rilassarmi, dormire meglio, ma anche nel caso di tosse raffreddore, per sciogliere il catarro, per sudare in caso di febbre, con l'aggiunta o meno del Miele di Tarassaco (qui>>>) . Ha anche effetti diuretici.

La preparazione, sempre la stessa, quella dell'infuso, un bel cucchiaio di erbe secche, anche due, nella tazza tisaniera, acqua quasi bollente, copro e bevo dopo almeno 10 minuti.

Questi dolcissimi fiori sono fra i più bottinati tra le api, che ne fanno un miele profumato, sempre sperando che anche loro non vadano a raccogliere il polline per le strade di città ...

Ma non è finita qui... ora viene la parte più dimenticata...

In primavera le prime foglie tenere possono essere usate come insalata, addirittura per farcire panini, come i germogli che si fanno lessati come una qualsiasi verdura, in estate mentre raccolgo i fiori raccolgo anche i rametti con le foglie, che faccio seccare e poi frantumate con le mani e setacciate per eliminare le parti grosse, trasformo in farina. Per la loro caratteristica mucillaginosa sono un ottimo addensante per minestre. Certo deve piacere il gusto, ma si può sempre provare.

In anno di raccolta abbondante uso fiori e foglie anche per imbottire cuscini profumati



Oltre alle innumerevoli proprietà terapeutiche c'è da dire che il legno di Tiglio non è particolarmente pregiato, facile però da lavorare, usato per lo più per fiammiferi, matite, tasti di pianoforte, paste per la carta, le fibre della corteccia invece si possono usare per fabbricare corde e intrecciare stuoie, in Russia fabbricavano scarpe, sulla corteccia ridotta in foglietti anticamente ci si scriveva come con il papiro, insomma davvero una pianta magica e utile, forse per quello non poteva mancare in nessuna città.


"Sotto a quel tiglio nella campagna, là c'era un letto per noi due, e là potete ben vedere come sono spezzati i fiori e l'erba. In una valle al limite del bosco, tandaradei, dolce cantava l'usignolo..."


-Under der Linde - Walther von der Vogelweide (XII secolo) -

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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un Manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>

 

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