GNOCCHI ALLA ROMANA
Ti prende una voglia all'improvviso e se è di Gnocchi alla Romana bastano pochi minuti per fartela passare, e oggi è andata proprio così.
Che sono alla romana è proprio tanto tempo se qualcosa di simile è descritta in De coquinaria, l'opera sull'arte culinaria della Roma del I secolo, ma la ricetta è stata affrontata da diversi esperti come l'Artusi e Ada Boni che la ritiene una ricetta tradizionale da salvare, una volta riservata alle cene di festa e specialmente nel periodo di carnevale.
Ah ecco perché mi è presa la voglia proprio oggi, è o non è Carnevale?
Detto fatto, ho preso 1/2 litro di latte e l'ho messo sul fuoco con un pizzico di sale, una grattatina di noce moscata e circa 30- 40 gr. di burro. Quando raggiunge il bollore butto 125 gr. di semolino e giro con una frusta.
In pochi minuti il composto rassoda, quando si comincia ad attaccare al fondo e alle pareti e tolgo dal fuoco e aggiungo un tuorlo d'uovo e 50 gr. di Parmigiano.
Con qualche mescolata, una volta assorbiti questi ingredienti, è pronto.
Per anni ho steso questo semolino e poi tagliato i dischetti con un tagliapasta rotondo con i conseguenti avanzi, ho poi scoperto, e non so più chi devo ringraziare per questo, che mettendo l'impasto su carta forno e arrotolando stretto a caramella, una volta freddato posso tagliare i dischetti senza scarto e molto più velocemente.
Metto i dischetti appena sovrapposti in una teglia imburrata e sopra un poco di burro fuso e formaggio. Metto in forno a fuoco medio il tempo di dorare sopra .
Così pronti da infornare si conservano, coperti in frigorifero anche 48 ore, o si possono fare piccole monoporzioni e congelarle per averle pronte solo da gratinare al bisogno.
Per concludere, aggiungo solo che il "semolino" con il quale si fanno questi gnocchi e anche alcune creme e minestre, è un prodotto ottenuto dal grano duro, la differenza fra questo, la semola rimacinata e la farina di grano duro, è solo nel grado di macinazione, dove a granulometria diversa corrisponde uso diverso.
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
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