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Il Blog di Lella Canepa

Immagine del redattorelellacanepa

LA MELISSA


La melissa fa il cuor contento e accresce lo spirito vitale,

essa manda via i cattivi pensieri e riequilibra gli eccessi di bile

Avicenna (980- 1037)

L'erba della felicità, molto prima di sapere il nome Melissa, così l'ho conosciuta.

Il problema era trovarla nei prati, qui non sembrava facile.

Poi forse complice qualcuno che ne ha portato fin qui una piantina, un giorno, quasi incredula, l'ho finalmente vista su un poggio.

Trapiantato a casa uno stelo con le radici, si è facilmente diffusa tanto da diventare quasi invasiva. L'ho ritrovata ancora nei pressi di un rustico abbandonato e così via, ora qui e là si trova.



Pianta mellifera per eccellenza, Melissa da miele, anzi proprio dal greco antico produttrice di miele, Melissa la ninfa che Zeus trasformò in ape, da quel giorno animale sacro, perché fece perdere la testa ad Apollo e curò con il miele la capra Amaltea quando si ruppe incidentalmente un corno, dando così origine alla cornucopia... Melissa che insegnò agli uomini, che fino ad allora si cibavano solo carne, a mangiare i frutti della natura e in particolare il miele... ma questa è un'altra storia...

Erba della felicità per le sue proprietà rilassanti, per sedare l'ansia e tirare su l'umore.

Proprietà da non sottovalutare, ho assistito personalmente ad un'amica finita in pronto soccorso con un leggero collasso per aver bevuto litri e litri di tisana assunta senza controllo e soprattutto senza che nessuno gliela avesse prescritta in quella quantità.

I principi attivi di questa pianta, non ancora ben conosciuti, agirebbero quindi sul sistema nervoso, sulla memoria, sulla frequenza cardiaca, sullo stomaco, ma anche sulla tiroide ed è per quello che insisto sempre su un uso assennato di tutte le erbe senza insistere a voler trovare rimedi casalinghi per curarsi senza avere conoscenze esperte erboristiche. Anche perché noi non sappiamo mai con precisione quanto principio attivo abbia una pianta raccolta qui e una raccolta là, al pomeriggio, al mattino, alla sera ..

Compito dell'erborista è quello di analizzare la pianta per poterla somministrare nella giusta dose.

Quindi sì a qualche foglia nella tisana del pomeriggio o della sera, per guarnire gelati e macedonie, insaporire un'insalata, aggiunta alle Acque profumate (qui>>>)da bere in estate, mettere qui e là ovunque si desideri il suo delicato profumo, in certe cucine anche con la carne, specie di agnello.



Ed è proprio il suo delicato profumo di limone-cedro che la fa riconoscere, se a prima vista si può pensare ad una menta o a una bella ortica.

Le foglie leggere, di un verde brillante intenso, appena dentate che appunto somigliano all'ortica, i fiori bianchi a volte leggermente rosati, simili a quelli della Menta, della Nepetella(qui>>>), e altre della stessa famiglia.

Per seccarla, appena prima che fiorisca, dopo diventa brutta, raccolta con gli steli, un mazzo appeso in luogo ventilato fresco, coperto da una carta, come per l'Ortica(qui>>>). Si possono seccare e usare anche solo le sommità fiorite.

Una volta secca rimuovo gli steli e sminuzzo con le mani, per praticità, le foglie secche, senza passarle in nessun marchingegno elettrico.

Conservo tutte le erbe in sacchetti di carta opaca, o in contenitori di metallo, non in vasi di vetro, dove la luce le altererebbe più velocemente.

Tutte le erbe conservate così durano benissimo un anno.


Conosciuta e coltivata da più di 2000 anni, Plinio consigliava di strofinare gli alveari con la Melissa in modo che le api non sciamassero.

Carlo Magno la inserì nell'elenco delle erbe che obbligatoriamente dovevano essere coltivate nell'orto dei semplici, fino a quando poi le suore Carmelitane inventarono l'Acqua di Melissa, ancora oggi prodotta in Veneto dallo stesso ordine dei Padri Carmelitani Scalzi da più di trecento anni.

La Melissa entra nella composizione di molti liquori d'erbe tra i quali Chartreuse e Bénédictine.



Da qualcuno chiamata limoncella, citronella, limoncina non va confusa con la Lippia Citriodora, l'arbusto dall'intenso profumo di limone conosciuto da molti come Erba Luigia.


Lippia Citriodora - Erba Luigia


Citronella, è il nome volgare usato anche per un'altra pianta ancora, il Lemongrass, il Cymbopogon citratus sempre dal forte profumo di limone.

Tre piante completamente diverse, di provenienza diversa, portamento diverso che per via dell'odore di limone e i nomi comuni vengono spesso confuse.


Cymbopogon citratus

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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>


 


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