CARDAMINE
Un'altra erba talmente infestante da non poter fare a meno di scriverne, specie in questo periodo che si trova un po' dappertutto, persino sui vasi nei terrazzi.
Un'altra erba commestibile poco conosciuta qui nella mia zona dal punto di vista alimentare, io stessa non ne vado matta come mi succede per tutte le erbe che hanno un che di "piccante" nel sapore.
È più facile mi succeda di usare i fiorellini bianchi come guarnizione nelle insalate, sulle tartine, nel mio Burro Fiorito qui>>>.
A fine inverno spunta un po' ovunque e forse a questo deve uno dei suoi nomi volgari Billeri o crescione primaticcio, preferendo l'ombra e l'umido, con la sua rosetta di piccole foglie leggere, riconoscibili per la forma tondeggiante attaccate allo stelo quasi senza picciolo.
Subito, velocemente spunta l'infiorescenza, un grappolo di fiori bianchi, con quattro petali, dai quali si vede come appartenga alle ex-crucifere, ora Brassicaceae e dalla foto si nota anche le foglie sul fusto sono diverse da quelle della rosetta e hanno piccolissimi peli quasi invisibili che non si notano al tatto, ma le fanno avere, in questa specie, il nome di Cardamine hirsuta.
Il frutto lungo, una siliqua, esplode appena lo si sfiora, quando i semi giungono a maturazione.
Altre varietà di Cardamine sono presenti in natura.
Tutte hanno sapore che ricorda il crescione e forse è per quello che non mi interessa più di tanto.
Molte persone credono infatti che questo sia il crescione.
Tutti i posti vengono bene per spuntare, nella foto sotto esce tutto intorno da un cesto pieno di terra, piccolissima ma riconoscibile e completa.
Rosetta basale, fogliolina lungo lo stelo, peletti, fiore e semi.
È ricca di vitamine e sali minerali, sempre se usata cruda, la cottura li eliminerebbe in gran parte.
Su alcune varietà di Cardamine deposita le uova una farfalla comune: l'Aurora, l'Anthocharis cardamines.
Quidonc >>>
Non ha fama di pianta fortunata, in certi posti si crede che raccogliendola c'è la possibilità di essere morsi da un serpente entro l'anno o che la casa sia colpita da un fulmine ...
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
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