ERBA AGLINA, L' ALLIARIA
Proseguo la serie delle erbe che assomigliano all'ortica, dopo Melissa (qui>>>) e Lamio (qui>>>) con un'altra molto simile: la Alliaria.
Solo nell'aspetto e solo ad un occhio non allenato.
Deve il suo nome volgare Erba aglina e anche quello scientifico, Alliaria petiolata, al leggero profumo di aglio che emana, anche se in verità con l'aglio botanicamente non ha nulla a che vedere, facendo essa parte delle Brassicaceae, la grande famiglia delle piante con i fiori con 4 petali messi in croce e perciò chiamata anche delle Crucifere, per capirci la famiglia dei cavoli e delle senapi, o dei ravanelli.
Infatti l'Alliaria può, passato il primo sentore di aglio, riportarci alla mente anche un po' l'odore di cavolo.
Tutto molto soft comunque, tanto da permetterne l'uso in cucina, sempre regolandosi al proprio gusto.
Aggiunta a frittate, bollita con altre erbe, i fiori a decorare e profumare un'insalata, i semi come spezia. Si mangia tutta, praticamente sempre.
Nel mondo anglosassone è conosciuta come Garlic Moustard, i semi sono aggiunti ai sandwiches come fossero senape.
Un poco di foglie tritate, o pestate, mescolate a ricotta o formaggio fresco,poco olio, sale, per un simil "smørrebrød" con una fetta di pane scuro di segale o ai cereali con semi, sopra salmone o bresaola o fette di uovo sodo, qualche fiorellino per decorare.
Per le dosi è meglio assaggiare per adeguare al gusto personale, il sapore dell'erba aglina persiste in bocca.
È erba officinale con proprietà riconosciute aperitive e digestive, visto che nonostante il gusto simile all'aglio si digerisce meglio, c'è chi fa il decotto per le vie respiratorie e chi fa cataplasmi sulla pelle per favorire la cicatrizzazione o lenire i pruriti.
Personalmente non l'ho mai usata con questi scopi, mi sono limitata all'uso alimentare, specie nel periodo che è fiorita.
Per il riconoscimento non ci sono grossi problemi, se pur simile all'ortica, pianta alta fino a 70/80 cm, diritta, a guardar bene la foglia è leggermente più cuoriforme, diversamente dentata e non pelosa e soprattutto non urticante.
Si riconosce meglio con i fiori, a primavera e ovviamente dall'odore appena stropicciate le foglie
Cresce in gruppi numerosi nei luoghi umidi e ombrosi, fino a qualche anno fa ne vedevo molta di più, ora piante colonizzatrici e più vigorose prendono il sopravvento nei terreni abbandonati.
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>
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