FIOR DI PERVINCA
... pur viva è la boscaglia,
viva sempre ne’ fior della pervinca...
- Il bosco - G.Pascoli
Ogni volta che arriva la stagione dei fiori, ognuno che vedo mi sembra sempre il più bello, il più perfetto.
Fra questi tra i primi della stagione ci sono senz'altro i fiori di Vinca e ricordo sempre la prima volta che bambina li vidi nel bosco, meravigliata, credendo che un fiore così dovesse essere scappato da un giardino.
Invece siamo noi che dal bosco l'abbiamo presa e portata ad abbellire gli angoli ombrosi, anche da paesi lontani.
Tappezzante, in grado di sconfiggere qualsiasi altra erba, con una piccola talea in poco tempo si può avere un tappeto sempreverde che non teme il gelo e che a primavera si copre di fiori tra un azzurro e il viola tendente al grigio, il color pervinca appunto.
Per questo motivo in alcuni paesi questa selvatica è messa al bando e si preferiscono varietà tropicali coltivate meno resistenti e meno espansive, anche se la nostra con le sue radici fitte contribuisce a tenere fermi i terreni in pendio.
Presente nei boschi di tutta Italia, fino a più o meno 1000 mt., normalmente in due varianti la Vinca minor e la Vinca major, più una in Sardegna Vinca difformis.
Il nome dal latino con il significato di "legare" proprio per i rami flessuosi e resistenti.
Le foglie verdi lucide su tralci dapprima irti e poi striscianti a formare nuove radici.
Occasionalmente si può trovare bianca, a volte raramente con le foglie variegate, quelle nei garden in diversi colori provengono dai tropici.
Se si vuole abbellire un angolo ombroso del terrazzo con pochi vasi si può avere un effetto spettacolare.
- foto dal web -
Ahimè, questa però non si mangia, anzi meglio fare attenzione per la presenza di una certa tossicità importante, quindi niente usare i fiori, neanche per abbellire un piatto... e quanto me ne dispiace.
Sono certi i suoi effetti, usati in farmacologia per medicinali legati all'irrorazione cerebrale, affezioni vascolari dell’encefalo, per migliorare le funzioni del cervello come vasodilatatore, se è capitato a qualcuno di assumere per qualche motivo una medicina di questo tipo, dopo per esempio un'ischemia è possibile che fosse a base di Vincamina, l'alcaloide estratto proprio dalla Vinca minor.
Per usi esterni pare faccia bene alla pelle con dermatosi, eczemi e fermi il sangue.
L' infuso di foglie sembra sia una cura di bellezza per il viso, applicato come impacco sulle pelli delicate, io non ho ancora provato, nel caso diventassi bellissima vi saprò dire.
Fiore pallido, pervinca timida
Conosco il luogo dove sbocci,
Ai piedi delle montagne, la tua fronte si piega per
incantare meglio i nostri occhi amorevoli! »
La pervinca , Alphonse de Lamartine
In tempi antichi, conoscendone bene gli effetti, veniva usata per filtri d'amore e indicata come il cibo di cui si nutriva Venere e chiamata Viola delle streghe.
Ancora adesso navigando per internet si trovano pseudo ricette antiche e me ne stupisco molto, visto che non è davvero il caso di fare prove per avere poi possibili disturbi sia a poco dall'assunzione che dopo qualche tempo; dalle solite nausee e vomito a mal di testa e allucinazioni, per arrivare nel giro di una settimana al coma.
Aux quatre coins du lit, aux quatre coins du lit
Quatre bouquets de pervenches, quatre bouquets de pervenches
Quindi nonostante le proprietà magiche di rendere la nostra unione d'amore grondante di fedeltà lasciamo perdere, nel caso si può arrivare a infilare le foglie nei materassi come facevano una volta, o a spargerle sotto il letto dell'amato perché ci resti fedele, dato che l'altra usanza, quella francese, di legare quattro mazzetti di pervinca ai lati del letto delle spose vergini credo sia difficilmente attuabile.
Venivano anche sparsi fiori sul cammino che gli sposi facevano il giorno delle nozze, al giorno d'oggi abbandonate le pretese di fedeltà e tantomeno di verginità sarà opportuno farsi bastare il significato associato a questo fiore: tenacia nel preservare i bei ricordi.
Per questo la Pervinca è anche un fiore dei morti visto che con i suoi rami si intrecciavano corone funebri a perenne ricordo di chi lasciava questa terra
Frammezzo a ciuffi di primule, in quel fragrante pergolato
S’arrampicava la pervinca con le sue ghirlande,
E qualcosa mi diceva che ogni fiore
Si beava dell’aria che respirava.
Gli uccelli a me d’intorno saltellavano per gioco,
E pur non sapendo leggere nei loro pensieri,
Il loro minimo sussulto
Mi sembrava un guizzo di piacere.
I rami in boccio aprivano i loro ventagli,
Per irretire i soffi della brezza,
E per quanto dubiti son sicuro
Che là regnava il piacere.
Se questi pensieri non so allontanare,
Se tale è il senso della mia convinzione,
Non ho forse ragione di dolermi
Di ciò che l’uomo ha fatto dell’uomo ?
(W. Wordsworth, 1798
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>
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