FOCACCINE DI PATATE
focaccine appena sfornate girate alla rovescia per raffreddare
Non compero più pane, un po' per l'impossibilità di trovarlo mangiabile, un po' perché ne devo mangiare il meno possibile, così quando ho invitati lo faccio e sempre diverso.
L'altro giorno, mi è tornato in mente il grande uso delle patate che si faceva una volta sia nel pane che nella pasta, per consumare il meno possibile la farina di grano, più pregiata e tenuta da parte per venderla.
I nostri vecchi mettevano una patata a testa a bollire con la pasta del mezzogiorno, sia che si condisse con l'olio, con il sugo o con il pesto e così facevano con una parte di patate bollite nel pane.
L'altro giorno per un aperitivo estivo con amici, invece di fare la pagnotta, ho pensato alle focaccine con le patate, che sono tipiche di alcune valli della Liguria, più nel Ponente, e sono come sempre con mille e più ricette.
Tanta farina quante patate, più farina e meno patate, più patate che farina, con le cipolle, con la verdura, al forno, in padella, fritte... c'è da perdersi in mezzo.
Come sempre ho provato un po' a modo mio e visto il risultato salvo metodo e ricetta.
Ho preparato un lievitino con
una bustina di lievito di birra secco Pane Angeli Pizza Bella Alta, che non avevo ancora provato
100 ml di acqua
100 gr. di farina manitoba
un cucchiaino di zucchero
coperto e messo a lievitare, è talmente caldo che l'ho messo fuori al sole
Non c'è voluto moltissimo, nel frattempo ho bollito 3 patate medie con la buccia, circa 300gr..
Le ho schiacciate con lo schiacciapatate (ricordo che non serve sbucciarle, perché la buccia rimane ed è a questo l'uso giusto dello schiacciapatate), ho unito sale, altri 300 gr. di farina, che può essere manitoba o anche altra, e il lievitino.
Messo sul tavolo ho impastato fino ad avere un panetto morbido e liscio e messo di nuovo a lievitare coperto.
Non è passato più di un'ora, in inverno i tempi saranno sicuramente più lunghi, ho preso la pasta semplicemente un pezzo per volta, con le mani unte di olio, e sistemato in formine antiaderenti del diametro di circa 10cm che avevo comperato anni fa, penso vadano bene anche quelle per le crostatine.
Messe di nuovo a lievitare coperte, il tempo che si scaldi il forno a 250°.
Ho preparato un emulsione di olio acqua e sale grosso e una volta lievitate, con le dita unte ho creato le fossette e ho spennellato abbondantemente con l'emulsione e infornato fino a doratura.
Servirà meno di mezz'ora.
Avevano un solo difetto: erano poche. Un'ospite si è intascato di nascosto l'ultima, incurante di ungersi.
Le rifarò, e pur mantenendo il lievitino con la manitoba, proverò con la farina integrale e forse anche con altre farine.
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Lella
Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.
Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.
Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>
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