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Il Blog di Lella Canepa

IL BAGNUN




Inizialmente avevo scritto "Bagnun di Acciughe" ma poi mi sono chiesta: forse ce n'è un altro?

È possibile che il termine Bagnun, nella zona del Tigullio, si sia usato per qualche altra zuppa di pesce, personalmente mai sentito, per me il Bagnun resta solo il Bagnun di acciughe e della zona Riva Trigoso, Sestri Levante.

Proprio a Riva Trigoso tutti gli anni nella seconda metà di luglio, si organizza la Sagra del Bagnun, alla quale vengono serviti migliaia di piatti e alla quale ahimè non sono mai andata.

Il Bagnun però l'ho assaggiato in casa di amici e in altre occasioni, non in casa mia dove mio padre odiava i piatti dove anche solo casualmente poteva incontrare una lisca di pesce e povera mia madre che per la sua famosa zuppa di pesce puliva tutto con la lente, ma lui alla fine o non si fidava o riusciva a trovarne una lo stesso.

Il Bagnun le lische le ha perché proprio non vanno tolte, per chi pensa che sia la stessa cosa, purtroppo non è così.


foto dal web - Bagnun di Riva Trigoso


Con una manciata di acciughe portate ieri da un'amica me lo sono fatto in esclusiva per me oggi a pranzo.

Ho tritato una cipolla piccola, non di quelle con gusti particolari, bianca o gialla, abbastanza neutra o come nel mio caso di Pignona delicatissima, messa ad appassire in padella con olio, uno spicchio d'aglio schiacciato (ogni altra pratica con l'aglio è un errore, l'aglio va sempre prima schiacciato per liberare le sostanze benefiche così come togliere il germoglio nell'illusione che diventi più digeribile, già si perde molto con la cottura).

Mezzo bicchiere di vino bianco e poco dopo ho messo un bel pomodoro maturo pelato e tagliato a pezzetti, ho aggiunto un mestolo di acqua e qualche grano di sale grosso.



Ho lasciato cuocere per arrivare a una salsina che deve essere brodosa, ho aggiunto le acciughe private solo della testa e delle interiora, lasciate chiuse



Basterà pochissimo, nel frattempo spezzetto la galletta che mi so fatta ieri, qui la ricetta>>> e la bagno con un mestolino di sugo



In ultimo avrei aggiunto un poco di prezzemolo tritato ma non l'avevo e così ho optato per una spolverata di origano (chiedo pietà, ma ci stava bene), ho sistemato nel piatto e via...

Sarebbe meglio un pochino più brodoso di così, ma ho perso tempo a fotografare.



Mangiare il Bagnun è un arte, riservata ai goduriosi, come tanti piatti poveri vanno usate le mani.

Impensabile stare lì a togliere in punta di forchetta e coltello a ogni acciuga la lisca, basta sollevarle per la codina con la punta delle dita, con le labbra togliere la prima parte di polpa, lasciar cadere il resto e mettere da parte sul bordo la lisca pulita.

Le gallette impregnate di sugo saranno deliziose, un bicchiere di Bianchetta fresca, quella che ho messo dentro, e lascia pure che fuori ci siano 35 gradi





















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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


Se vuoi, puoi metterti in contatto con Lella qui>>


 


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