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Il Blog di Lella Canepa

LE MARIE, I BISCOTTI DELLA MIA INFANZIA

Immagine del redattore: lellacanepalellacanepa





Molto prima di qualsiasi mulino bianco o colorato, se arrivava in casa un biscotto comperato erano le cosiddette Marie, e proprio in caso di ricchezza estrema e particolari giornate festive, per eventuali ospiti, i Frufru.

in realtà le Marie erano e restano gli Oro Saiwa e finché non ho fatto un po' di ricerche non ho capito perché le chiamiamo Marie.

Invece i Frufru sono i wafer, per chi non sapeva di "gaufre" il nome della cialda che li compone e lo storpiava in frufru, o potrebbe essere, e questo è quello che ho sempre pensato, io per il rumore simile a un fruscio che fanno quando li si rompono, sbriciolandosi.

Complice l'azienda tutta genovese, la Saiwa, fondata da Pietro Marchese, che nel 1900 ammaliò i clienti preparando i wafer nella sua pasticceria in via Galata e poi nel 1956 diffondendo gli Oro Saiwa.

Sia gli uni che gli altri erano dolci conosciuti da secoli, solo l'intuizione del pasticcere e lo sviluppo industriale li ha portati sulle tavole di tutti a un costo tutto sommato contenuto.


foto dal web
foto dal web

In realtà il vero biscotto Marie, pronuncia inglese e non italianizzato in Marie plurale di Maria come lo diciamo noi qui, è nato rotondo, inventato per il matrimonio granduchessa Marija Aleksandrovna di Russia e il duca di Edimburgo nel 1874 a Londra.

Parente prossimo del precedente Rich tea, dal quale si differenzia solo per l'aggiunta di vaniglia, ma la vera differenza con i biscotti fatti in casa è la presenza come grasso del solo olio vegetale, nel caso dei Saiwa una volta olio di palma ora credo forse di olio di girasole, niente uova o burro.




Con questi biscotti che sono più leggeri di altri, e dal gusto neutro, si preparano diversi dolci, uno sicuramente famoso fino a poco tempo fa, il Dolce di Menelikke >>> o il salame di cioccolato.

Oggi non ho biscotti in casa, sono tutta presa da andar nei prati per erbe, ma sempre perché faccio prima che partire e andare a comperarli, in un ritaglio di tempo ho provato a farli in casa.

Gli ingredienti sono chiaramente descritti sul pacchetto è bastata una ricerca su internet per leggere e scopiazzare un po'.

La ricetta originale prevede l'81% di farina di frumento, in successione zucchero e olio, e agenti lievitanti, un biscotto poverissimo quindi.

Mi sembravano davvero poco per riuscire a mescolare e ho diviso così:

  • 100 gr. di farina bianca 00

  • 100 gr. di farina autolievitante

  • 40 gr. di olio di mais, ma la prossima volta userò arachide o girasole

  • 40 gr. di zucchero

  • 20 gr. di amido




Ho impastato tutto con pochissima acqua quella che basta per tenere insieme

Ho tirato una sfoglia il più sottile possibile, la prossima volta userò la macchina per sfogliare

Ho diviso con la rotella di corsa senza tanta precisione e ho bucato con una forchetta

In pratica il lavoro più lungo è stato bucare, ho dimenticato la vaniglia che forse non ci sta male.

Ho infornato a 180° per circa 15 minuti.

Non sono male e sicuramente sono leggerissimi e hanno certamente aspetto e sapore simile alle Marie.

Devo perfezionare qualcosa, probabilmente l'olio per il sapore, devo trovare un olio di semi che non sia ottenuto attraverso solventi ma con spremitura a freddo.



Presa da entusiasmo e dalla facilità di esecuzione, ho provato a farli con gli stessi ingredienti sostituendo i 100 gr. di farina bianca con 100 gr. di farina di cereali, e prossimamente proverò con metà farina integrale.





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Lella

 

Lella Canepa, creatrice di "Donne da Ieri a Oggi" una fantastica mostra poi tradotta in un libro e di "Erbando" un ricercato evento che produce sempre il "tutto esaurito" da subito, anch'esso tradotto in un manuale dove si impara a conoscere e raccogliere le erbe selvatiche commestibili come facevano i nostri avi.


Lella Canepa ama da sempre tutto ciò che è spontaneo, semplice e naturale e coltiva da anni la passione per tutto quello che circonda il mondo manuale del femminile. tramandato per generazioni da sua mamma, sua nonna e la sua bisnonna.


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